+12,8% rispetto a febbraio 2023
Il mercato dell’auto in Italia continua a crescere anche a febbraio quando, grazie anche a un giorno lavorativo in più rispetto a febbraio 2023, registra 147.094 auto nuove pari a +12,8% rispetto alle 130.405 di un anno fa. Il primo bimestre dell’anno archivia una crescita dell’11,7% sullo stesso periodo 2023 con 289.103 unità (ma ancora a -15,9% sul periodo gennaio-febbraio 2019).
forte crescita del noleggio a breve termine
L’analisi della struttura del mercato del mese, sotto il profilo degli utilizzatori evidenzia per i privati un incremento superiore al mercato, guadagnando 2,8 punti, al 57,1% di share (59,1% nel cumulato, +1,2 p.p.). Le autoimmatricolazioni guadagnano altri 0,6 punti nel mese, arrivando al 9,2% del totale e all’8,5% nel bimestre (-0,4 p.p.). Il noleggio a lungo termine, cede in volume, vista la forte dinamicità del febbraio 2023, e scende al 20,0% di quota nel mese (-6,7 p.p.); share al 20,6% in gennaio-febbraio, in flessione di 4 punti. Il risultato del mese è attribuibile ad un forte calo delle Captive e delle società Top. In febbraio il noleggio a breve termine mostra una forte crescita e, con 3,5 punti guadagnati, sale all’8,1% nel mese e al 6,1% nel cumulato (+3,2 p.p.). Le società si posizionano al 5,6% sia nel mese sia nel cumulato, perdendo in entrambi due decimali.
calo a doppia cifra per il diesel
Tra le alimentazioni, il motore a benzina guadagna oltre il 30% dei volumi e sale in febbraio di 5 punti, al 31,1% di quota, 30,7% nel cumulato (+4,4 p.p.). Il diesel, con un calo a doppia cifra, in febbraio scende di 4,4 punti, al 14,8% del totale (15,3% nel bimestre, -3,8 punti). Il Gpl si ferma al 9,5% in febbraio (-0,6 p.p.) e rimane stabile al 10,2% nei primi 2 mesi dell’anno, il metano rappresenta lo 0,2% del mercato sia nel mese che nel cumulato. Le vetture ibride guadagnano 1,3 punti e salgono al 37,8% di quota, al 37,9% nel cumulato (+1,3 p.p.); con un 10,0% per le “full” hybrid e 27,8% per le “mild” hybrid. Le auto BEV in febbraio perdono 0,3 punti e si fermano al 3,4% di share (al 2,7% nel bimestre), le PHEV retrocedono di un punto rispetto ad un anno fa, al 3,2% (3,0% nel cumulato).
accelerazione dei suv nel segmento “a”
L’analisi della nuova segmentazione mostra in febbraio un incremento delle berline del segmento A, all’11,8% di quota e una forte accelerazione dei Suv, al 2,4%. Anche nel segmento B crescono berline e Suv, rispettivamente al 22,4% e 25,9% di share. Nel segmento delle medie (C) calano le berline, che si fermano al 4,4% di quota, mentre accelerano i Suv al 18,5%. Forte accelerazione per le berline del segmento D, allo 0,9%, mentre cedono in volume i Suv, che si fermano al 5,8% del totale. Forte crescita per entrambe le carrozzerie nell’alto di gamma, con le berline allo 0,2% di quota e i Suv all’1,4%. Infine le station wagon rappresentano il 3,8% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,7%.
il nord-est spinto dal noleggio
Dal punto di vista delle aree geografiche nel mese il Nord Est – con una forte crescita in volume – sale di 2,8 punti, al 33,3% di quota (32,0% nel cumulato), grazie alla spinta del noleggio, senza il quale perderebbe oltre 11 punti, al 22,2%. Il Nord Ovest perde 1,9 punti e si ferma al 28,1% di share (28,4% nel bimestre), il Centro Italia scende al 23% del totale (-1,6 punti, al 23,9% nel bimestre). L’area meridionale è abbastanza stabile al 10,6%, mentre le Isole guadagnano 0,6 punti, al 4,9% (rispettivamente 10,7% e 5,0% nel cumulato).
emissioni
Le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni in febbraio evidenziano un lieve calo (-0,1%) con 120,1 g/Km; 121,5 g/Km in gennaio-febbraio (+1,1%).L’analisi delle immatricolazioni di febbraio per fascia di CO2 riflette l’andamento nel mese di auto BEV e PHEV: la fascia 0-20 g/Km rappresenta il 3,9% del mercato, il 2,5% la fascia 21-60 g/Km (rispettivamente 3,3% e 2,4% nel cumulato). La fascia 61-135 g/Km rappresenta il 69,1% (sia nel mese sia nel cumulato), mentre la quota delle vetture da 136 a 190 g/Km si porta al 20,8% e quella della fascia oltre i 190 g/Km all’1,8% (rispettivamente 21,4% e 2,0% nei primi 2 mesi).
Fonte: unrae.it