l’ue in difesa delle officine e degli operatori indipendenti
La Corte di Giustizia Europea, il 5 ottobre, ha dichiarato che ai riparatori indipendenti deve essere garantito l’accesso ai dati dei veicoli, equiparandoli alle officine legate ai costruttori. Questa decisione è stata ulteriormente sostenuta a metà novembre, quando è stato stabilito che le Case automobilistiche devono fornire ai professionisti dell’autoriparazione, come i ricambisti, il numero identificativo VIN e tutte le informazioni tecniche necessarie, in un formato compatibile con l’elaborazione informatica. Nel frattempo, la Commissione Europea sta considerando una proposta di regolamento che riguarda l’accesso e l’utilizzo dei dati generati dai veicoli.
Queste iniziative hanno un obiettivo comune: affrontare il crescente divario tecnologico nel settore automobilistico, che ha creato spazi di incertezza normativa e politica, sfruttati dalle parti più forti a discapito delle realtà più fragili, come le piccole imprese e i consumatori. Il settore dell’autoriparazione non è immune da questo fenomeno. La Commissione Europea, come garante della concorrenza e del libero mercato, è chiamata a intervenire per regolare il comportamento degli attori del settore.
Tuttavia, la preoccupazione è tangibile nelle officine e nelle imprese indipendenti dell’autoriparazione, che trovano sempre più difficile ottenere i dati essenziali dai costruttori, minacciando la loro competitività sul mercato. Le associazioni nazionali dell’aftermarket indipendente hanno sollevato l’allarme, trasferendo la questione alle federazioni europee e alle alleanze interfederative, che hanno espresso chiaramente il loro dissenso riguardo alla lentezza normativa della Commissione, che impatta sia sui consumatori che sull’innovazione nei servizi digitali per i veicoli connessi.
Nonostante le decisioni e le proposte legislative a livello europeo, la strada verso l’applicazione effettiva di queste normative negli Stati membri è ancora lunga e complessa. In Italia, associazioni come ADIRA, AICA, Tekné per ADPA, CNA AUTORIPARAZIONE e altre, unite in AFCAR Italia, stanno vigilando affinché gli interessi dei distributori indipendenti di ricambi e delle officine siano tutelati.
Le sfide principali provengono dai costruttori automobilistici che, attraverso la promozione delle loro reti ufficiali, cercano di mantenere il controllo sui dati tecnici necessari per l’assistenza, creando uno squilibrio anticoncorrenziale. La battaglia delle associazioni è quindi volta a proteggere l’autoriparazione indipendente, garantendo al consumatore il diritto di scelta nell’assistenza alla propria auto e promuovendo un ambiente concorrenziale che favorisca l’innovazione e protegga dai prezzi eccessivi.
Fonte: Autopromotec