2 rapporti spiegano presente e futuro della mobilita’ italiana
Due rapporti recenti forniscono un quadro chiaro: la preferenza degli italiani per l’auto privata è forte e apparentemente inamovibile. La valutazione annuale sulle abitudini di mobilità degli italiani è stata delineata da due ricerche presentate quasi contemporaneamente: l‘Osservatorio Stili di Mobilità Legambiente-Ipsos in collaborazione con UNRAE, e il 20° Rapporto sulla Mobilità degli Italiani dell‘ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti).
Nel primo studio, emerge che l‘84% degli intervistati ritiene che nessun altro mezzo di trasporto sia altrettanto comodo dell’auto, mentre l’83% afferma di non essere disposto a rinunciare all’auto di proprietà. Nonostante ciò, nel campione intervistato si riscontra una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di adottare mezzi di trasporto meno inquinanti nel tempo: tra coloro che prevedono di cambiare la propria auto, il 25% si mostra incline ad optare per veicoli elettrici, ibridi o plug-in, motivati principalmente da un minore impatto ambientale (32%) e da minori costi di carburante e manutenzione (20%). Inoltre, il 65% del campione intervistato concorda sulla necessità di accelerare il processo di “elettrificazione“, nonostante l’80% ritenga che l‘insufficienza di stazioni di ricarica elettriche sul territorio sia un ostacolo significativo.
Il rapporto redatto dall’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti (ISFORT), intitolato “Il passato, il presente, il futuro”, offre una panoramica completa sulle tendenze di mobilità degli italiani. Partendo da un’analisi degli ultimi 20 anni, il rapporto delinea la situazione attuale e fornisce modelli predittivi della domanda fino al 2030, sviluppati in collaborazione con FS Research utilizzando i dati dell’Osservatorio “Audimob”.
Secondo quanto riportato nello studio presentato al CNEL lo scorso 27 novembre, l’osservazione dei dati dell’Osservatorio “Audimob” per oltre due decenni evidenzia una tendenza dei comportamenti di mobilità degli italiani a seguire la “legge della continuità” piuttosto che quella del cambiamento, sottolineando la resistenza delle abitudini e la radicazione dei meccanismi di scelta, nonostante l’evoluzione degli stili di vita e di consumo. Questo studio conferma ulteriormente l’importanza cruciale dell’auto come principale mezzo di trasporto. Nel 2022, il parco auto ha superato i 40 milioni di veicoli, ma solo lo 0,4% è rappresentato da veicoli a motorizzazione elettrica pura. Tuttavia, il parco auto nel complesso è piuttosto datato, con il 60% dei veicoli che ha più di 10 anni, un dato superiore rispetto a quanto osservato in Francia e Germania. Il rapporto evidenzia anche un calo generale negli spostamenti nel corso degli ultimi 20 anni, pari all’11,7%, principalmente attribuibile all’invecchiamento della popolazione. Le previsioni derivanti dal modello “Audimob” indicano un calo medio del 3% nei volumi degli spostamenti entro il 2030, suggerendo una tendenza difficile da invertire.
Fonte: Autopromotec